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mercoledì 24 luglio 2013




24/07/2013

alfa romeo: gamma premium entro il 2016 a trazione posteriore ? tremano i colossi tedeschi




Non più un ipotesi ma diverse fonti nel vecchio continente lo confermano.
Ecco cosa è apparso sulla stampa stamattina, fonte di prossime
eventuali discussioni e chiacchiere d'oltralpe e non solo
"Alfa Romeo, ritorno al futuro con la trazione posteriore".
Questo è il rumor riportato da Car Magazine, che ipotizza 
un progetto della Casa Milanese che prevede un piano 
a medio termine concepito solo con auto a trazione 
posteriore, in omaggio al retaggio storico della Casa di
Arese e per riappropriarsi di quella nobiltà affievolitasi 
nei decenni.
Un'ipotesi (non rorpio tale), perché la gamma attuale, di fatto ridotta
 a MiTo e Giulietta, è solo a trazione anteriore. 
Ma i prossimi arrivi l'Alfa 4C, la spider (nuova Duetto?)
 in comune con Mazda, la nuova ammiraglia (169?, Alfetta?)
 parente strettissima della Maserati Ghibli, la futura erede 
della coupè 8C competizione (o restyling) vanno tutte
 in questa direzione, la sempre amata, dagli alfisti 
puristi, "rear-wheel drive" ovvero la classica trazione posteriore.
Ci sarebbero inoltre i SUV, compatto e medio-grande, 
quindi le trazioni integrali (Jeep) ma è chiaro che
 la questione del prestigio, specialmente nel duello 
a distanza con BMW e nella sfida per distinguersi da
 Audi, le trazioni posteriori, si ipotizza anche per la
 Giulia, la prossima berlina e familiare media, saranno 
decisive per dare un plus di prestigio al marchio.



(Qui sotto un'ipotesi molto realistica  su come dovrebbe presentarsi una gamma ampliata del Biscione entro il 2016)
































A cura di 

Alberto R. Caramazza  © 2013





Fonti


giovedì 18 luglio 2013



Sold out in usa:
Fiat "fa il pieno" in california e lancia un intera gamma


18/07/2013









Nel Vecchio Continente l’elettrico non riesce proprio a  decollare, mentre al di là dell’Atlantico le auto a impatto-emissioni zero sono ormai un fenomeno di successo. A testimonianza di questo trend c’è la notizia data da Jason Stoicevich, boss della divisione nord americana di Fiat, del “sold out” registrato dalla Fiat 500e, versione con motore elettrico della citycar torinese.
Presentata lo scorso anno al Salone di Los Angeles l’auto viene venduta a 15.000 dollari, grazie ai corposi incentivi della California (unico stato dove la 500e è disponibile) e tutta la produzione prevista per il 2013 è già stata “piazzata”. Un successo che potrebbe portare Sergio Marchionne a decidere di aumentare il lavoro nella fabbrica di Tolouca (Messico) dove la Fiat 500e viene assemblata.
Equipaggiata con un propulsore elettrico da 110 cv e modificata nell’aerodinamica l’elettrica italiana ha un’autonomia dichiarata compresa tra 130 e 160 km. Il suo sbarco nel Vecchio Continente è impossibile, come dichiarato più volte dallo stesso ad del Lingotto.





A breve arriveranno 500L TCT 500 L living TCT e 500X probabilmente anche in versione da 170 cv per il mercato Statunitense mentre per l'Europa potrebbe persino arrivare in variante Abarth secondo la più recente logica del downsizing e dei mini-suv o crossover sempre più trend e sempre più sportivi, avrebbe le carte in regola per sfidare ad armi pari e senza alcun timore riverenziale auto come BMW X3 e Audi Q3, potendo contare su potenze anche di oltre 200 cv a benzina e di 170 cv a gasolio (all'altezza del mezzo leggero da 1100-1200 kg) in attesa degli attesi super diesel e nuove unità a benzina made in Cento Ferrara con esuberante potenze fin su i 300 cv per tutti i modelli.


Inoltre l'attuale 500e viene offerta negli Usa dalla Abarth in versione ibrida da 200 cv, una vera scheggia da 900 kg.







Autore 
Alberto R. Caramazza 2013 ©








PARATA DI STELLE:


DALLA NUOVA F&M EVANTRA ALLA ZONDA REVOLUCTION, ULTIMO ATTO IN CARBONIO-TITANIO


"...e quindi uscimmo a riveder le stelle "


18/07/2013















 Quasi un paradosso, nel bel mezzo della crisi, arrivano le migliori proposte del mondo dell'auto ed ancora più ricco si presenterà il 2014, del resto la parola crisi deriva dal greco "krisis"  e vuol dire separare ma anche discernere valutare, rinascere, progredire e quindi anche progresso come estrema conseguenza.
La crea­ti­vità nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura, è nella crisi che sorge l’inventiva, le sco­perte e le grandi stra­te­gie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere supe­rato.
Sulla base di tali nobili presupposti arrivano le ennesime proposte nel segmento delle supercar e ancora una volta le proposte parlano italiano.
Si tratta in primis della Mazzanti Evantra della casa di F&M (Faralli & Mazzanti) di Pontedera, questo il nome scelto per un’estrema che vanta una motorizzazione V8 con una potenza da ben 701 cavalli. Non sarà però prodotta come una Ferrari o una Lamborghini ossia con determinati colori ed equipaggiamenti ma il cliente potrà "cucirsela" come meglio crede e rendere la propria Evantra unica al mondo.
La realizzazione avviene artigianalmente in territorio italiano e i tempi di attesa sono ben lunghi. La sua presentazione ufficiale, inoltre, è avvenuta in occasione della Top Marques in quel di Monaco.

Questa supercar è frutto di un progetto  italiano che voleva far nascere una vettura prettamente unica, totalmente italiana e tanto esclusiva quanto competitiva una volta scesa in pista con le proprie dirette concorrenti. Il design è accattivante quanto basta per aggiudicarsi anche un buon risultato nel test di aerodinamica effettuato nella galleria del vento; linee fluide, “muscolose”, e piene di prese d’aria nel frontale e nelle fiancate per una verve ancora più sportiva e pistaiola. Anche in questo caso, proprio del design, la carrozzeria nasce dopo lunghi ed attenti studi al computer in materia di aerodinamica che permette eccellenti prestazioni anche a bassi consumi. Il risultato, come già visto con la Pagani (adesso in grado di sfidare le più blasonate al mondo Ferrari inclusa) è un’auto stabile e con un handling ed una tenuta da vera sportiva.

Sotto al cofano si nasconde un gioiello: il propulsore V8. La Mazzanti Evantra è mossa da un motore V8 7.0 litri capace di erogare una potenza massima di 701 cavalli a 6.600 giri con una coppia massima di 848 Nm espressa a 4.500 giri al minuto. Il cambio in questione è un robotizzato a sei rapporti e non si tratta di una trazione integrale magari per una maggior stabilità su pista ma si è pensato di equipaggiare la Evantra di trazione sull’asse posteriore.
I dati tecnici di questo motore sono per esempio gli appena 3.2 secondi per bruciare lo scatto da 0 a 100 chilometri l’ora o 2,9 per la versione Racing  e la velocità massima si è aggiudicata oltre i 350 chilometri orari, mentre lo 0-200 avviene in meno di 8 secondi.

Il peso è stato studiato in relazione alle doti che andrà poi ad esprimere su pista. Si consideri che Evantra ha un peso inferiore ai 1.300 chilogrammi quindi permettendo sprint e sprigionando quasi il massimo delle prestazioni che un V8 da 701 cavalli sa fare. Il telaio è stato realizzato in acciaio e la carrozzeria è assemblata anche da pannelli in alluminio battuto a mano e personalizzabile a seconda dei gusti del cliente o anche in carbonio. La supercar Toscana risulta assai performante anche su strada con il selettore di guida.

Ogni dettaglio è studiato appositamente per la pista. Il “fortunato” acquirente può infatti scegliere attraverso un sofisticato selettore della modalità di guida il tenore con cui viaggiare. Cambia infatti la taratura se si viaggia su strada o su pista, cambiano le prestazioni. I cerchi in lega sono da 20 pollici e montano gomme da 305/25 al posteriore e da 255/30 all’anteriore inglobando un impianto frenante con dischi da 380 millimetri e pinze a sei pistoncini davanti e da 360 millimetri con pinze a quattro pistoncini dietro.
Pare inoltre che i tecnici stiano effettuando delle prove in pista e siamo certi che non appena stabiliti ulterior record verrà sicuramente destinata alle gare di durata.
Prezzo di 650.000 euro tasse escluse molto ma molto allettante nel nome dell'eccellenza Italiana.

qui sotto la mega berlinetta 4 posti Vulca candidata a titolo di berlinetta più veloce al mondo con 7,1 litri e 350 km/h.







Già consolidata e con il solo obiettivo di superare gli attuali record su pista è invece l'ultima creatura di casa Pagani, ultimo atto della saga delle Zonda, la Revoluction, figlia del "Mago" Horacio.




Dotata di sistema di carico variabile Zonda Revolucion ha subito un importante upgrade anche dal punto di vista aerodinamico. Alle appendici fisse sul cofano anteriore e su quello posteriore si aggiunge il sistema DRS sull’ala posteriore "Drag Reduction-System" attivato dal pilota con un comando sul volante, che varia la sua incidenza tramite un pulsante sul volante modificando il carico aerodinamico con il passaggio dalla posizione di massimo carico a quella di minimo che avviene in seguito ad accelerazioni laterali +/- 0,8 g ed una velocità minima di 100 km/h. Oltre a fama e celebrazioni, sono i dati e i numeri a parlare. La monoscocca centrale e' in composito carbonio-titanio e l'ago della bilancia si ferma a soli 1000 kg (1070 kg in ordine di marcia) priva di bagaglio e passeggeri. Il motore AMG Mercedes e' un'evoluzione del propulsore che equipaggia la Zonda R.
 Con una cilindrata di 6,0 litri il V12 della Zonda Revolucion sviluppa ora una potenza di oltre 800 Cv e 730 Nm di coppia, con un rapporto peso-potenza anch'esso variabile da 748 a quasi 800 Cv/tonnellata. Il cambio di velocita' in magnesio e' trasversale, ha 6 marce ed ha funzionamento sequenziale con intervalli tra le marce di 20 millisecondi. Il controllo d trazione, sviluppato con la Bosch, ha 12 diverse possibilita' di regolazione e un sistema Abs di nuova generazione che permette a chi guida la messa a punto ottimale in base allo stile di guida. 




La Zonda Revolucion e' evoluta anche nell'aerodinamica, con l'aggiunta di nuovi deflettori sul cofano anteriore e di uno stabilizzatore sul cofano posteriore.  L'impianto frenante adotta i dischi CCMR della Brembo, derivati dalla tecnologia piu' avanzata delle F1. Con un risparmio di peso del 15% i dischi CCMR offrono aumento della potenza frenante e prolungamento del ciclo di vita dei dischi quattro volte superiore. Se si tiene premuto il pulsante per più di due secondi, il sistema DRS lavora in automatico. 
Le prestazioni sono di oltre 350 km/h di velocità massima in configurazione corta (400 km/h vel max) e 2.5 secondi in accelerazione 0-100 km/h, spaventoso lo 0-200 in 6 secondi, mentre non si hanno ancora dati sui tempi al Nurburgring  che dovrebbero scendere drasticamente, ormai il record di Bellof è appeso ad un filo (a breve potrebbe essere disintegrato) e ricordiamoci che stiamo pur sempre parlando di una strettissima derivata dalla serie stradale, non immaginiamo neppure cosa potrebbe fare una versione da gara.
Così si fanno le auto
Veniamo al prezzo: per portare a casa una Zonda Revolucion bisogna staccare un assegno da 3,1 milioni di euro.








Autore 

Alberto R. Caramazza 2013 ©





DA UNA COSTOLA DELLA BUGATTI (QUELLA NOSTRANA)

18/07/2013







E.. Se tornasse il buon gusto per le cose ben fatte, il "savoir faire" artigianale Italiano ?
Da quest'ultima news sul marchio B.Engineering, che suona quasi come un comunicato, ci si attende un nuovo modello, anzi altri due, perchè no.
Tutto questo rappresenta lo spirito d'innovazione e quella lena propositiva che cucita alla migliore inventiva del Bel Paese, può solo presentare la carta vincente del vantaggio economico, innovativo, industriale..
una realtà trasferibile anche al mondo delle piccole vetture, quindi non necessariamente auto premium, vedasi, ad esempio quanto sta facendo Cisitalia (pur in piccola serie) con il suo piano di rinascita, focalizzata alla copertura  di un piccolissimo spazio (del tutto esclusivo) 
nel mercato del segmento medio, tanto amato dalle blasonate tedesche.


articolo da Gazzetta di Modena
































Autore 

Alberto R. Caramazza 2013 © 


fonti

http://auto-moto.netsons.org/post/41124/cisitalia-torna-come-concept-car-al-salone-di-ginevra/
http://www.auto7.it/cisitalia-torna-come-concept-car-al-salone-di-ginevra/?test=modificato