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giovedì 3 ottobre 2013


03/10/2013


QUEL GIOCHINO SPORCO... DELLA REDBULL

TRA ALI DI GOMMA, BUDGET SFORATI E DISPOSITIVI FUORILEGGE.. TANTA CARNE AL FUOCO
LO HANNO FATTO BRAWN NEL 2009 E MERCEDES QUEST'ANNO.
LA FERRARI NON SI ACCODA AD UN MONDIALE CHE HA PERSO D'IMMAGINE ?

























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Prima di rilanciare lo scoop targato Autosprint, facciamo subito una premessa: essere i migliori, in Formula 1, significa anche saper osare, muoversi all’interno del regolamento, trovare punti poco chiari e approfittarne. Se qualcosa non è esplicitamente vietata, allora è consentita finché non intervengono modifiche alle norme.
Di Adrian Newey e della Red Bull si è spesso detto giochino “sporco”, con soluzioni irregolari: sarà bene farsene una ragione e accettare il più alto livello di rischio che sono disposti ad affrontare. Lo ha fatto Mercedes sfidando la Fia con i test a Barcellona e ha vinto. Lo ha fatto Brawn nel 2009, e ha vinto. Ecco, se da Maranello osassero un po’ di più, magari…

Ascoltate adesso cosa bolle nuovamente in pentola alla Redbull:
il particolare suono del motore non dimostra l’esistenza di un traction control, perché il rumore si verifica a centro curva, nei transitori e non in piena accelerazione. Viceversa è dovuto all’impiego di una mappatura particolare che gestisce il flusso dei gas di scarico utilizzandoli in modo simile a quanto accadeva con i diffusori “soffiati” del 2011. I gas di scarico hanno una velocità media stimabile in circa 400 Km/h, quindi l’effetto si sente di più sulle curve lente di Singapore che sui rettilinei di Monza.


Fate attenzione perché Vettel è il primo a transitare: sentite come suona diverso – ma solo a centro curva – il rumore della sua RB9 rispetto a quello di tutte le altre monoposto che lo seguono dopo pochi istanti.





La Red Bull ha definito un “nonsense” le voci sul possibile buco regolamentare trovato da Adrian Newey o dai tecnici Renault per ricreare l’effetto degli scarichi soffianti.

A confermare ciò era stato anche Giancarlo Minardi, che dopo Singapore ha avanzato sospetti sulla RB9 di Sebastian Vettel, basati sul sound molto diverso del motore Renault sul circuito cittadino. Sospetti poi avvallati da un video amatoriale emerso qualche giorno fa.
“Le accuse sono un completo nonsense” ha dichiarato il consigliere della Red Bull, Helmut Marko, al giornale tedesco Bild.
La Red Bull secondo indiscrezioni sarebbe riuscita a ricreare l’effetto degli scarichi soffianti tramite l’utilizzo di mappature intelligenti per il motore Renault. Una delle ipotesi è il taglio di due o quattro cilindri per ricreare così l’effetto hot-blowing in particolari condizioni.
Secondo il giornale Bild la FIA non ha ancora diramato commenti a riguardo.

E la FIA ? Troppe gatte da pelare con figure "macchiate di nero" come Ecclestone e altri del Circus ?

Quale futuro per la F1 del 2014, ancora mondiale truffa di alcuni, senza pit stop, senza test liberi, privo di sorpassi veri, con regole "appoggia team", DRS e Kers scriteriati ?  


















Autore:
Alberto R. Caramazza 2013 ©


Fonti:
Autosprint




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