PARATA DI STELLE:
DALLA NUOVA F&M EVANTRA ALLA ZONDA REVOLUCTION, ULTIMO ATTO IN CARBONIO-TITANIO
"...e quindi uscimmo a riveder le stelle "
18/07/2013
La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura, è nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato.
Sulla base di tali nobili presupposti arrivano le ennesime proposte nel segmento delle supercar e ancora una volta le proposte parlano italiano.
Si tratta in primis della Mazzanti Evantra della casa di F&M (Faralli & Mazzanti) di Pontedera, questo il nome scelto per un’estrema che vanta una motorizzazione V8 con una potenza da ben 701 cavalli. Non sarà però prodotta come una Ferrari o una Lamborghini ossia con determinati colori ed equipaggiamenti ma il cliente potrà "cucirsela" come meglio crede e rendere la propria Evantra unica al mondo.
La realizzazione avviene artigianalmente in territorio italiano e i tempi di attesa sono ben lunghi. La sua presentazione ufficiale, inoltre, è avvenuta in occasione della Top Marques in quel di Monaco.
Questa supercar è frutto di un progetto italiano che voleva far nascere una vettura prettamente unica, totalmente italiana e tanto esclusiva quanto competitiva una volta scesa in pista con le proprie dirette concorrenti. Il design è accattivante quanto basta per aggiudicarsi anche un buon risultato nel test di aerodinamica effettuato nella galleria del vento; linee fluide, “muscolose”, e piene di prese d’aria nel frontale e nelle fiancate per una verve ancora più sportiva e pistaiola. Anche in questo caso, proprio del design, la carrozzeria nasce dopo lunghi ed attenti studi al computer in materia di aerodinamica che permette eccellenti prestazioni anche a bassi consumi. Il risultato, come già visto con la Pagani (adesso in grado di sfidare le più blasonate al mondo Ferrari inclusa) è un’auto stabile e con un handling ed una tenuta da vera sportiva.
Sotto al cofano si nasconde un gioiello: il propulsore V8. La Mazzanti Evantra è mossa da un motore V8 7.0 litri capace di erogare una potenza massima di 701 cavalli a 6.600 giri con una coppia massima di 848 Nm espressa a 4.500 giri al minuto. Il cambio in questione è un robotizzato a sei rapporti e non si tratta di una trazione integrale magari per una maggior stabilità su pista ma si è pensato di equipaggiare la Evantra di trazione sull’asse posteriore.
I dati tecnici di questo motore sono per esempio gli appena 3.2 secondi per bruciare lo scatto da 0 a 100 chilometri l’ora o 2,9 per la versione Racing e la velocità massima si è aggiudicata oltre i 350 chilometri orari, mentre lo 0-200 avviene in meno di 8 secondi.
Il peso è stato studiato in relazione alle doti che andrà poi ad esprimere su pista. Si consideri che Evantra ha un peso inferiore ai 1.300 chilogrammi quindi permettendo sprint e sprigionando quasi il massimo delle prestazioni che un V8 da 701 cavalli sa fare. Il telaio è stato realizzato in acciaio e la carrozzeria è assemblata anche da pannelli in alluminio battuto a mano e personalizzabile a seconda dei gusti del cliente o anche in carbonio. La supercar Toscana risulta assai performante anche su strada con il selettore di guida.
Ogni dettaglio è studiato appositamente per la pista. Il “fortunato” acquirente può infatti scegliere attraverso un sofisticato selettore della modalità di guida il tenore con cui viaggiare. Cambia infatti la taratura se si viaggia su strada o su pista, cambiano le prestazioni. I cerchi in lega sono da 20 pollici e montano gomme da 305/25 al posteriore e da 255/30 all’anteriore inglobando un impianto frenante con dischi da 380 millimetri e pinze a sei pistoncini davanti e da 360 millimetri con pinze a quattro pistoncini dietro.
Pare inoltre che i tecnici stiano effettuando delle prove in pista e siamo certi che non appena stabiliti ulterior record verrà sicuramente destinata alle gare di durata.
Prezzo di 650.000 euro tasse escluse molto ma molto allettante nel nome dell'eccellenza Italiana.
qui sotto la mega berlinetta 4 posti Vulca candidata a titolo di berlinetta più veloce al mondo con 7,1 litri e 350 km/h.
Già consolidata e con il solo obiettivo di superare gli attuali record su pista è invece l'ultima creatura di casa Pagani, ultimo atto della saga delle Zonda, la Revoluction, figlia del "Mago" Horacio.
Dotata di sistema di carico variabile Zonda Revolucion ha subito un importante upgrade anche dal punto di vista aerodinamico. Alle appendici fisse sul cofano anteriore e su quello posteriore si aggiunge il sistema DRS sull’ala posteriore "Drag Reduction-System" attivato dal pilota con un comando sul volante, che varia la sua incidenza tramite un pulsante sul volante modificando il carico aerodinamico con il passaggio dalla posizione di massimo carico a quella di minimo che avviene in seguito ad accelerazioni laterali +/- 0,8 g ed una velocità minima di 100 km/h. Oltre a fama e celebrazioni, sono i dati e i numeri a parlare. La monoscocca centrale e' in composito carbonio-titanio e l'ago della bilancia si ferma a soli 1000 kg (1070 kg in ordine di marcia) priva di bagaglio e passeggeri. Il motore AMG Mercedes e' un'evoluzione del propulsore che equipaggia la Zonda R.
Con una cilindrata di 6,0 litri il V12 della Zonda Revolucion sviluppa ora una potenza di oltre 800 Cv e 730 Nm di coppia, con un rapporto peso-potenza anch'esso variabile da 748 a quasi 800 Cv/tonnellata. Il cambio di velocita' in magnesio e' trasversale, ha 6 marce ed ha funzionamento sequenziale con intervalli tra le marce di 20 millisecondi. Il controllo d trazione, sviluppato con la Bosch, ha 12 diverse possibilita' di regolazione e un sistema Abs di nuova generazione che permette a chi guida la messa a punto ottimale in base allo stile di guida.
La Zonda Revolucion e' evoluta anche nell'aerodinamica, con l'aggiunta di nuovi deflettori sul cofano anteriore e di uno stabilizzatore sul cofano posteriore. L'impianto frenante adotta i dischi CCMR della Brembo, derivati dalla tecnologia piu' avanzata delle F1. Con un risparmio di peso del 15% i dischi CCMR offrono aumento della potenza frenante e prolungamento del ciclo di vita dei dischi quattro volte superiore. Se si tiene premuto il pulsante per più di due secondi, il sistema DRS lavora in automatico.
Le prestazioni sono di oltre 350 km/h di velocità massima in configurazione corta (400 km/h vel max) e 2.5 secondi in accelerazione 0-100 km/h, spaventoso lo 0-200 in 6 secondi, mentre non si hanno ancora dati sui tempi al Nurburgring che dovrebbero scendere drasticamente, ormai il record di Bellof è appeso ad un filo (a breve potrebbe essere disintegrato) e ricordiamoci che stiamo pur sempre parlando di una strettissima derivata dalla serie stradale, non immaginiamo neppure cosa potrebbe fare una versione da gara.
Così si fanno le auto
Veniamo al prezzo: per portare a casa una Zonda Revolucion bisogna staccare un assegno da 3,1 milioni di euro.
Autore
Alberto R. Caramazza 2013 ©
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